Monumento ai Caduti


​​​​​​​A pochi anni dalla fine della prima guerra mondiale vi fu per tutta la nazione, nelle grandi città così come nei piccoli paesi, un senso di riconoscenza verso i nostri soldati ed un fervore nell’edificazione di sacrari, ceppi, monumenti e deposte furono lapidi in loro perenne ricordo. Nel lontano 1924 anche il nostro paese, uno dei più solerti comuni del territorio, non volle sottrarsi a quel sacro dovere di rendere omaggio ai santangiolesi periti in guerra, incidendo i loro nomi sul marmo costituente la stele.

Il monumento del 1924

Si scelse il sito più consono allo scopo, la spianata del fu Palazzo Ducale, luogo già storico per continuare la storia e da tutti ritenuto sublime ed ideale, tanto da far esclamare “più lontano dagli uomini, più vicino a Dio”, come ebbe a ribadire il defunto cav. Luigi Ferrante

nel commovente discorso lì pronunciato durante la cerimonia di inaugurazione del monumento attuale, il 1° agosto 1966. Infatti, durante il secondo conflitto mondiale, alcuni colpi di granata scoppiarono nelle immediate vicinanze della stele lì presente che, unito ai danni provocati dalle intemperie, resero necessaria la ricostruzione del monumento, con la posa in opera della scultura ancora presente ad oggi, per lodevole iniziativa del passionario defunto cav. Ferrante e del sergente maggiore dell’esercito Guglielmo Messere, stimato concittadino dell’Associazione “Il fante – combattenti e reduci”, nonché del generoso contributo dei cittadini tutti.

Come già accennato, l’inaugurazione di questa seconda opera, riedificata precisamente e solennemente sulle macerie della precedente, avvenne nel corso della Festa Patronale di San Pietro del 1° Agosto 1966, con grande partecipazione del popolo, delle autorità politiche e religiose locali e della fanfara dei bersaglieri proveniente da Roma, che dopo aver sfilato per le vie del paese, si recarono a rendere omaggio agli eroi Santangiolesi della Prima Guerra Mondiale.

Inaugurazione del monumento del 1° agosto 1966